Parigi - Pasqua 2008

Il biglietto del metro; conviene sicuramente prenotarlo in Italia. Quando arrivi ti perdi un po' e recuperi il costo almeno del primo viaggio. Il nostro biglietto durava 5 giorni e ci ha permesso di girare in lungo ed in largo, compreso trasferimento in RER dall'aereoporto, Eurodisney, bus e naruralmente metro.

Sistemati i bagagli in camera via per la Torre Eiffel. La torre è veramente ciò che ti fa pensare alla Francia grande. Tutta in ferro forgiato. Le travi imbullonate una ad una. Sono salito in ascensore fino alla sommità e lì, durante la salita, si è alzato il vento e una bufera di neve ha colpito la torre. Veramente fantastico prendere la neve sulla torre Eifell, ma attenzione solo a quota 300m, perchè poi più in basso era solo pioggia. Una curiosità; la torre doveva essere demolita dopo la sua costruzione per l'esposizione di inizio secolo '900, ma grazie all'installazione di una stazione radio per l'esercito francese fu preservata. Tuttora è sede di ripetitori della Tv francese.

Il giorno dopo ad Eurodisney. Naturale tappa per i miei gringhelli, ormai cresciutelli anche loro. Se vogliamo fare un paragone con Gardaland, devo dire che Eurodisney è più coreografica, i particolari più curati, naturalmente tutto legato al mondo Disney, Topolino, Paperino e Co., ma anche ai più moderni e recenti Toy Story e Re Leone.

Bella e sdolcinata la parata finale. Ti fa un po' tornare bambino. Il mio primo film è stato proprio Pinocchio, il secondo Mery Poppins.

Alla sera alla ricerca di un bel locale. Consultata la guida preziosa della mia XYL (Guida Routard), ci siamo inseriti nella coda di Chartier. Consiglio sicuramente questo bel ristorante. innanzitutto perchè è economico e si mangia bene. Ho degustato, tra gli occhi esterefatti dei miei gringhelli 6 gustosissime 'escargotes'; sono dei 'lumagot' o lumache, in italiano, quelle che ci mangiano l'insalata nell'orto e che non possiamo sopportare. Lì a Parigi hanno trovato il sistema; se le mangiano loro. Quando torno a casa provo anch'io a vedere se le nostre locali sono commestibili. Quindi come 'entree' 'escargotes', e per 'plate' un bel pezzo di carne con patate di contorno. Vino rosso 'Bordeaux' e 'acqua in caraffa'. Qui un inciso; ma possibile che da noi in tutti i posti ti debbano sempre rifilare delle acque minerali costosissime, mentre in giro per l'Europa l'acqua in caraffa è una cosa normale e naturale? Consiglio questo locale anche per l'atmosfera e l'arredamento. Camerieri con rigoroso grembiule nero che svolazzano tra tavoli stretti con centinaia di piatti in mano; specchi e arredamento, tavolini e sedie in legno in un gran locale di inizio secolo, scorso naturalmente. Non fatevi spaventare dalla fila; è veloce. Quando esce il 'maitre' alzate le mani con il numero delle persone della vostra compagnia e quando sarete chamati non esitate a tuffarvi nella porta rotante. Buon appetito.

La Citè de la Villette. La città della scienza. Vari padiglioni dedicati alle varie discipline; matematica, ottica, informatica, acustica, industria automobilistica, aereonautica. Interessanti gli esperimenti di ottica, luci ed ombre ed in genere la teoria ondulatoria. Ho assistito anche ad un film in 3D 'Gli abitanti degli abissi' nel Globe, una sorta di cinema sferico. Veramente fantastico

Venerdì Santo a Notre Dame. Lunga fila anche qui per entrare. La guida 'Routard' ci diceva che avrebbero esposto la corona di spine di Gesu Cristo dalle 15 alle 16 del venerdì santo. Purtroppo siamo arrivati in ritardo.

I mercataini delle pulci. Ve ne sono molti a Parigi. Girando per i chioschi si possono trovare cose carine e curiose. Però tutte molto care. Mi domando; ma c'è qualcuno che compra a così caro prezzo. Un negozietto aveva tante radio a galena. Ne avevo già viste fatte in quel modo. Una grossa e lunga bobina, il baffo con la rotellina di regolazione ed il granello di galena. Tutte impolverate e messe veramente male. Da un minimo di 250 Euro a 1000Euro. Ma chi le compra? Non le ho fotografate e non riesco quindi a farvele vedere. In cambio vi propongo invece un set di marionette in grandezza quasi naturale provenienti da un orologio da campanile; ma da dove le avranno smontate?

Il Louvre. C'ero già stato, ma non me lo ricordavo così grande. La cosa che mi è più piaciuta è l'aver trasmesso ai miei gringhelli un'immagine dell'Italia bella ed artistica. Al Louvre si trovano tanti dipinti dei nostri celebri pittori. Tutti i più importanti e famosi. Leonardo da Vinci, Giotto, Raffaello, Mantegna e molti altri anche meno noti, ma italiani.

La più carina è comunque lei. La Gioconda o Monna Lisa di Leonardo da Vinci.

Monmartre. Su una collinetta. Parigi non è in pianura, ma adagiata su dolci pendii. A dir la verità dal metro in basso alla chiesa il pendio non era poi mica tanto dolce; ma sarà l'età, o meglio, ormai sono 3 giorni che cammino da 'mane a sera' e le ginocchia mi fanno 'giacomo giacomo'.

Il cimitero monumentale di Monmartre. Qui sono sepolti illustri personaggi. Quando ho scoperto che c'era anche Dalidà m'ha preso una tristezza. Ricordo ancora la sua canzone 'Bang-bang'.

Insieme a Truffaut con il suo 'Ultimo metro'...

...ho trovato anche Ampere. La lapide citava la sua legge sulla circuitazione magnetica.

Lì nei pressi un altro mito di Parigi, il 'Moulin Rouge'. Mi sono trovato un po' imbarazzato nel visitare questo posto, ma la curiosità mi ha spinto almeno ad avvicinarmi all'entrata.

La Defence ed il Grand Arc. Ai Parigini non bastava la Torre Eifell e l'arco di trionfo; i più moderni hanno voluto lasciare un'impronta importante. Questo grande cubo con le due facce aperte è veramente mastodontico. Gran fatica per raggiungerlo, sali la scalinata, raggiungi la spianata e ti becchi il vento freddo che soffia da ovest ad est. Ce la potrò fare, visiterò anche il 'Grand Arc'.

I giardini del Lussemburgo. Un pomeriggio Pasquale da brivido per me italiano freddoloso, ma, a vedere questi parigini giocare a scacchi nel parco e questi bimbi con le barchette a vela nella fontana, ti viene proprio da pensare. Tutto è veramente relativo. Sembra davvero che qui ci si diverta con poco. Una scacchiera, una barchetta a vela spinta con un bastoncino ed un vento freddo birichino. Altro che PS2 o 3. Mi consolo spingendo la mia famigliola in un caffè. Al caldo ci gustiamo due crep al cioccolato, panna e banane un tè ed una cioccolata calda (32 Euro! Mica poco, vero?). Ma era proprio l'ultima occasione e quindi crepi l'avarizia, si vive una volta sola. Parigi vale almeno una Crep.