Lampedusa 2003 - IG9/IZ4CCO da Af019 - Ag001

Dopo due anni di estero volevamo recuperare un po' l'Italia. Non per qualche motivo nazionalistico, ma solo per la pura e semplice considerazione che non occorre andare lontano per trovare bei paesaggi. Le isole nostrane non hanno nulla da invidiare alle varie Canarie e Baleari (non posso parlare d'altro perchè i miei orizzonti si fermano qui).

La scelta è caduta su Lampedusa.

Ci aspettavamo un mare caldo, il sole che ci asciugasse le ossa...

Ci aspettavamo un mare caldo, il sole che ci asciugasse le ossa...

Ci aspettavamo un mare caldo, il sole che ci asciugasse le ossa, una tranquilla isola dove si parlasse la nostra lingua, la natura nelle sue svariate espressioni. Ed è questo che abbiamo trovato. Se inoltre aggiungete un po' di radio da una località IOTA (AF019) con un prefisso particolare (IG9) ed un QTH privo del QRM industriale che ritroviamo nelle nostre città, allora il gioco si che si fa bello.

Per raggiungere Lampedusa abbiamo prenotato con largo anticipo un volo da Bologna ed un appartamentino. I viaggi "all inclusive" ci hanno stancato, o meglio, non ci sono villaggi turistici a Lampedusa, e questo depone a suo vantaggio. Ci siamo preparati il pesce in casa, un po' comperato ed un po' anche pescato da noi stessi.

Ma andiamo con ordine.

Lampedusa fa parte del gruppo delle Pelagie. E' considerata Africa perchè solidale con la zolla Africana. Avete presente le zolle dei continenti che pian piano si staccano? Non sono esperto in geologia, ma mi sembra di aver capito questo. A conforto arriva anche la classificazione IOTA che numera con il prefisso AF il gruppo di isole.

La principale attività produttiva è la pesca. Tutto ruota attorno ai pescatori, alle barche, barconi e barchette. Ho visto anche delle enormi navi francesi adatte per la pesca al tonno. Veramente impressionanti.

Altra attività è il turismo sempre crescente. Non considero questo campo vera e propria produzione, ma molto semplicemente travaso di soldi da chi ne ha e si vuole divertire ad altri che li fanno divertire.

La spiaggia dei conigli. Partiamo dal punto più bello. E' la spiaggia più grande dell'isola. Si raggiunge a piedi seguendo un sentiero all'interno della riserva naturale. Non dobbiamo aspettarci un parco alpino. Niente ombra, solo sole, sassi e sterpi; ma dopo la faticata scopriamo che ne vale veramente la pena. Di fronte alla spiaggia l'Isola dei Conigli, una volta popolata da tantissimi conigli, da qui il nome. La spiaggia è conosciuta per la tataruga Caretta Caretta che viene qui a deporre le uova. I turisti la affollano, ma grazie alla vigilanza dei volontari l'anno scorso (2002) le tartarughe hanno potuto nidificare in ben 7 nidi da circa 200 uova l'uno (200x7=1400 tartarughini hanno raggiunto il mare, di questi si spera che almeno 7 o 8 possano raggiungere l'età adulta per continuare a riprodursi).

Un giorno a Cala Madonna abbiamo assistito alla liberazione di 3 tartarughe. I volontari del WWF le custodiscono, le curano e quando sono perfettamente ristabilite le liberano su di una spiaggia all'imbrunire. Uno spettacolo veramente emozionante. Forse anche commovente.
Un giorno a Cala Madonna abbiamo assistito alla liberazione di 3 tartarughe. I volontari del WWF le custodiscono, le curano e quando sono perfettamente ristabilite le liberano su di una spiaggia all'imbrunire. Uno spettacolo veramente emozionante. Forse anche commovente.

Le tartarughe sono insidiate dalle attività umane. In particolare questa specie è in conflitto con l'uomo. Sia alle tartarughe che agli umani piace la spiaggia. Per fortuna che alle tartarughe piace andarci di notte. Ecco perchè i volontari presidiano la Spiaggia dei conigli liberandola completamente alla sera. Vengono tolti anche i sassi che i turisti usano per sorreggere gli ombrelloni. I sassi disturbano le tartarughe nel loro percorso sulla sabbia.

Quando finalmente arrivi a metà sentiero, dopo aver percorso già buoni 20 minuti a piedi, ti si presenta questo panorama. Questo è il mare di fronte alla Spiaggia dei Conigli.

Quando finalmente arrivi a metà sentiero, dopo aver percorso già buoni 20 minuti a piedi, ti si presenta questo panorama. Questo è il mare di fronte alla Spiaggia dei Conigli.
Guardando a  sinistra si vede il mare di fronte alla Tabaccara, una costa scoscesa accessibile solo in barca.
Guardando a sinistra si vede il mare di fronte alla Tabaccara, una costa scoscesa accessibile solo in barca.

Di fronte a noi l'Isola dei Conigli (AG002). L'isola è un grosso scoglio collegato con la terra ferma (si fa per dire) tramite un piccolo istmo sabbioso. La si può raggiungere a piedi. La profondità dell'acqua è di poche decine di centimetri. Mi hanno raccontato che una volta, 30-40 anni fa, era effettivamente piena di conigli selvatici.

Di fronte a noi l'Isola dei Conigli (AG002). L'isola è un grosso scoglio collegato con la terra ferma (si fa per dire) tramite un piccolo istmo sabbioso. La si può raggiungere a piedi. La profondità dell'acqua è di poche decine di centimetri. Mi hanno raccontato che una volta, 30-40 anni fa, era effettivamente piena di conigli selvatici.

La nostra vacanza prosegue con un giro in barca. Consiglio vivamente di cercare un pescatore che vi accompagni a fare una gita. Si gira tutta l'isola e soprattutto si visita la costa settentrionale non accessibile via terra per le scogliere scoscese e pericolose alte anche fino a 100m.

Una vista della parte nord. Fatevi portare nella vera Grotta dell'Amore, da non confondersi con la Grotta degli Innamorati presente sulle cartine.
Una vista della parte nord. Fatevi portare nella vera Grotta dell'Amore, da non confondersi con la Grotta degli Innamorati presente sulle cartine.

Gli sbuffi del mare su uno scoglio.

Gli sbuffi del mare su uno scoglio.
Costa nord, Scoglio La Vela.
Costa nord, Scoglio La Vela.

Altro scorcio della costa nord.

Altro scorcio della costa nord.

Un pomeriggio l'abbiamo dedicato ad un giro in macchina. Per girare Lampedusa in auto bastano effettivamente un paio d'ore. L'isola è lunga circa 13 km e quindi potete immaginarvi la poca strada. Ci si ferma ad ammirare il mare. Per noi radioamatori sicuramente motivo di interesse possono essere tutte le più svariate antenne professionali che si trovano nella parte ovest. Bello è anche il faro di Capo Grecale, unico vero monumento moderno dell'isola. Degno di nota anche il complesso di dammusi di Casa Teresa.

L'automobile o un qualsiasi mezzo di trasporto sono effettivamente necessari.
L'automobile o un qualsiasi mezzo di trasporto sono effettivamente necessari.

Uno strapiombo a picco sul mare visto da terra. Attenzione a non sporgersi troppo.

Uno strapiombo a picco sul mare visto da terra. Attenzione a non sporgersi troppo.
Faro di Capo Grecale. Attivabile e referenziato per il diploma dei fari.
Faro di Capo Grecale. Attivabile e referenziato per il diploma dei fari.

Casa Teresa.

Casa Teresa.

Volevo andare a Lampedusa con il mio FT817, ma un improvviso guasto mi ha costretto a rimediare con il TS850. Un po' di peso in più (almeno 15kg, ma anche qualche W in più, ne usavo 50) che con la collaborazione di tutta la mia famiglia sono riuscito a trascinarmi dietro. La canna da pesca per l'antenna era ben mimetizzata tra l'ombrellone e le canne vere con mulinello ecc. di mio figlio. L'alimentatore originale da 22A ha trovato posto nel valigione rigido in mezzo alla biancheria. I fili per la windom e la verticale tra i giochi da spiaggia. Il fido 850 invece come geloso bagaglio a mano appresso.

La mia verticale; la stessa usata a Vulcano. Incuriositi alcuni gattini, adottati durante il nostro soggiorno, si domandano se i fili del piano di terra devono per forza stare lì fermi.
La mia verticale; la stessa usata a Vulcano. Incuriositi alcuni gattini, adottati durante il nostro soggiorno, si domandano se i fili del piano di terra devono per forza stare lì fermi.

Buoni i qso effettuati. Tanti amici contenti di collegare una nuova referenza. Un saluto particolare agli OM di Malta che ho collegato su R4 (con il portatile si collega molto bene un ripetitore Maltese, non sono riuscito invece a smuovere i ripetitori siciliani). E quando si torna a casa anche il piacere di qualche qsl in diretta.

Per concludere vale la pena proprio di andarci.

73 a tutti da Giuseppe - IZ4CCO

Tnx alla mia XYL per le foto e naturalmente per la pazienza. Ai miei gringhelli per l'aiuto nell'installazione della stazione radio IG9/IZ4CCO.


Pagina scritta il 13 luglio 2003


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