Commodore 64

Idee per chi ama "giocare" con l'elettronica


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 Torna il favoloso Commodore 64

Tulip Computers e Ironstone Partners hanno siglato un accordo di partnership che rappresenta un passo fondamentale nel progetto di rilancio mondiale del brand Commodore: Tulip ha ceduto a Ironstone i diritti esclusivi per utilizzare il marchio Commodore 64 e realizzarne il portale ufficiale.
 
A Tulip sarà riconosciuta una quota (diritti di licenza) su tutti i prodotti Commodore C64 venduti da Ironstone, installati su computer che adottano sistemi operativi Microsoft o di altro tipo, nonché su tutti i prodotti con marchio Commodore 64. La società olandese avrà inoltre diritto a una parte del ricavato derivante dal download di giochi, abbonamenti e pubblicità.
Tulip non intende consentire l'utilizzo non autorizzato del marchio Commodore: attualmente, circa 300 siti Web commerciali sfruttano il nome Commodore o Commodore 64 senza una licenza. Ancor oggi, infatti, esiste una grande comunità virtuale di circa 6 milioni di appassionati distribuita in centinaia di siti Web non ufficiali che desidera il riconoscimento e la garanzia di autenticità del vero brand Commodore C64.Ironstone realizzerà un portale ufficiale dedicato ai giochi e alla comunità degli utenti di Commodore C64 con lo scopo di riunire tutti gli appassionati e offrire a pagamento i servizi richiesti dagli utenti.
Attraverso il portale Web, Ironstone commercializzerà l'emulatore C64 ufficiale in diversi formati hardware e software, oltre a numerosi nuovi giochi che affiancheranno i famosi titoli "classici" per C64. Il sito permetterà inoltre di acquistare tutti i prodotti Ironstone con marchio Commodore.
Grazie al portale, Tulip avrà accesso alla base stimata di sei milioni di utenti e commercializzerà i propri prodotti Commodore: nei prossimi mesi saranno infatti introdotti sul mercato nuovi prodotti hardware con marchio Commodore che saranno in grado di utilizzare l'emulatore C64.
Darren Melbourne, Creative Director di Ironstone Partners, ha commentato: "L'accordo con Tulip costituisce una novità di assoluto rilievo per i milioni di appassionati in tutto il mondo che sono rimasti fedeli a C64. Ironstone intende restituire un ruolo primario a questa tecnologia e alla sua libreria di giochi su qualunque piattaforma oggi disponibile".
Qualche dato sul Commodore C64 - Il C64 è l'home computer più venduto nella storia. 
- Il C64 ha una tradizione senza eguali come PC rivoluzionario per la casa e il gioco. 
- Il C64 ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'attuale industria dei videogiochi. 
- Ancora oggi esistono nel mondo circa sei milioni di appassionati utenti Commodore. 
- Un folto gruppo di hobbisti e appassionati ha mantenuto viva la comunità di utenti Commodore. Una ricerca della parola "Commodore" su Internet ottiene circa 50.000 risultati. 
- Esistono attualmente circa 300 siti web commerciali che utilizzano il nome Commodore o Commodore 64. 
- I giochi realizzati per il C64 sono oltre 6.000. 
- La percentuale di brand awareness del logo Commodore è tuttora una delle più alte nel settore.

Il monitor del Commodore 64
 
"Colore eccezionale... sintesi sonora... grafici... capacità di calcolo... il matrimonio sinergetico della tecnologia più avanzata. Queste caratteristiche fanno del Commodore 64 il personal computer più avanzato nella sua classe."
 
Era il 1982, e questo era quanto la 'Guida per l'uso del Commodore 64' riportava nell'ultima di copertina. In effetti, fino all'avvento dei 16 bit, il C64 è stato realmente il miglior computer in circolazione; per tutta la seconda metà degli anni '80, in particolare, il Commodore 64 è stato il padrone del mercato, sbaragliando avversari come il glorioso ZX Spectrum, l'MSX, l'Amstrad CPC e il 'fratellino più piccolo', il mitico Vic 20; chi non si ricorda delle battaglie epistolari sulle pagine delle riviste di informatica tra i possessori dei vari sistemi (e, a volte, anche tra i redattori stessi)? "Il C64 è il migliore!"
"No, è meglio lo Spectrum!" "Ma il C64 ha 64K, lo ZX solo 48K!" "Sì, ma si può espandere!" "Ma l'Amstrad è più colorato!"...
 
A proposito di riviste, tra i tanti mensili spuntati fuori come funghi in quel periodo, merita sicuramente di essere citato il mitico Zzap!, vera e propria 'Bibbia' per tutti i videogiocatori dell'epoca.
Comparso nelle edicole per la prima volta nel Maggio del 1986, Zzap! si presentava come "l'edizione italiana della rivista inglese più venduta", all'interno della quale si susseguivano semplici traduzioni delle recensioni originali inglesi e, via via in numero sempre maggiore, articoli e recensioni dei redattori italiani.
Storiche le rubriche 'Top Secret', 'L'Avventura' (dove il Mago Merlino e l'Arlecchino si occupavano di RPG ed Adventure), la 'Posta di Zzap!' e 'Do It Yourself' (dedicata ai giochi che i lettori realizzavano col SEUCK), nonché le interviste e i diari dei programmatori. Le copertine di Oliver Frey, poi, erano la ciliegina sulla torta.
 
Zzap! è stato tanto amato che, pur avendo chiuso i battenti come rivista vera e propria, vive ancora proprio grazie ad Internet: i redattori della Xenia Edizioni hanno infatti realizzato una versione on-line di Zzap!, superando il centesimo numero.
Certo, non è più la stessa cosa, la rivista di 10 anni fa è morta e sepolta, ma si può considerare un 'tributo' affettuoso ad un mensile che ha letteralmente fatto storia.
 
Il C64, in ogni caso, non avrebbe avuto tanto successo se nessuno si fosse impegnato a sfruttarlo al massimo.
Per fortuna, alcune menti geniali hanno partorito, nel corso degli anni, giochi che hanno lanciato il C64 alla conquista degli utenti. Tra i tanti non posso non ricordare David Crane, autore di Pitfall, Pitfall 2 e del glorioso tie-in Ghostbusters (uno dei giochi più venduti all'epoca, oltre 250.000 copie) e Jeff Minter, padre di giochi atipici come Attack of the Mutant Camels e il bellissimo Iridis Alpha, veri e propri 'pionieri' della programmazione.
Venendo a tempi più recenti, due grandi coppie di programmatori hanno fatto storia: gli scoppiatissimi Jon Hare (genio della grafica) e Chris Yates (prodigio della programmazione), noti al pubblico col nome di Sensible Software, ai quali dobbiamo capolavori come Wizball, Microprose Soccer, nonché il mitico S.E.U.C.K., e John e Steve Rowlands, ovvero la Apex Computer Productions, creatori di Retrograde e dei due episodi di Creatures.
E come dimenticarsi di gente come Martin Walker, grandissimo 'programmatore globale', le mente dietro a giochi come Hunter's Moon e Citadel (oltre che ottimo compositore), Andrew Braybrook (suoi i classici Paradroid e Uridium), i Software Creations (Bionic Commando, Bubble Bobble, Ghouls'n Ghosts), Mark Kelly e Steve Crow, ovvero i Probe Software (Turbo Out Run, Golden Axe, Chase HQ 2), Raffaele Cecco e Nick Jones (Cybernoid e Cybernoid 2), Chris Butler, autore di veri e propri 'miracoli' di conversione come Thunderblade, Power Drift e Ghosts'n Goblins, Peter Baron e Bob Stevenson (Salamander e Myth); mi fermo qui, ma potrei andare avanti ancora per molto, tanti sono i programmatori che hanno scritto una pagina significativa nella storia del C64.
 
Storia che, ahimé, ha visto la sua fine con l'impetuoso avanzare della tecnologia, che ha portato al diffondersi di sistemi sempre più potenti: Amiga, Atari ST, console varie...
Come se non bastasse, la Commodore, nel tentativo di risollevare una macchina ormai in declino, fu colpevole di scelte commerciali a dir poco fallimentari, come il C128 (che tutti usavano in emulazione di C64), il Commodore 16 (no comment), il Plus 4 (NO COMMENT!) e, colpo di grazia, il Commodore 64 Game System: un C64 senza tastiera che imitava spiritosamente una console (funzionava solo a cartuccie); in parole povere, una genialata. Sparì dal mercato nel giro di nemmeno un anno, trascinando con sé il povero Commodore 64 originale.
 
Fine della storia? Direi proprio di no. Infatti, col recenete diffondersi di numerosi emulatori su Internet, il C64 sta godendo di una 'seconda giovinezza'; io stesso, oggi, mi ritrovo più spesso ad usare il mio Pentium per farmi una partitina ad Armalyte, piuttosto
che a Quake 2...

C= 64 Prima serie  
 
DESCRIZIONE
Era il settembre 1982 quando la APPLE si glorificava con le vendite della nuova serie APPLE II. Commodore International lanciò il COMMODORE 64 che fu l'home computer piu' venduto di tutti i tempi della storia dei calcolatori elettronici entrando, nel giro di pochi anni, in milioni di case. Lo avevano tutti, era il sogno di ogni bambino. Vi ricordate ancora lo slogan televisivo che diceva:" Compramelo babbo, così ci giochi anche tu!!!"? In effetti il C=64 permetteva a chiunque di scrivere programmi in BASIC complessi o non, oppure lasciava spazio all'infinita' di videogames disponibili. Una delle principali caratteristiche era il processore del suono, piu' comunemente conosciuto con il nome "SID", con il quale molte persone, appassionate di musica, hanno potuto sbizzarrirsi nelle composizioni, infatti furono numerosissime le applicazioni musicali e gli accessori disponibili!!! Addirittura  fu possibile sintetizzare la voce umana sul C=64 con dei programmi particolari (io li ho!! cioe' il S.A.M.) e vi posso assicurare che sentirlo fa venire i brividi !! . Il Commodore 64 veniva veramente utilizzato nel miglior modo possibile sfruttandone a pieno le sue potenzialita' addirittura utilizzando fino all'ultimo bit della sua memoria, grafica, suono, velocita' nei confronti dei suoi predecessori. Sentirlo dire oggi sembrerebbe impossibile che, con un processore di appena 1 Mhz e con 64kbyte di ram, si potessero fare tutte queste cose. Veniva venduto con il registratore a nastro C2N ma molti lo completavano con Stampante MPS 801, Disk Drive 1541, Cartucce di espansione con le quali si potenziavano le prestazioni, e monitor a colori RGB. (Come me !!!).
 
 

 


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