Si puo’ collegare l’intero mondo con una verticale ??

Una esperienza personale.

di Ik3umt

 

Questo articolo e' stato aggiornato il 10 Settembre 2009 , vedi ulteriori link a fondo pagina.

 

Introduzione:

La mia attivita’ radiantistica e’ sempre stata mirata al DX nelle bande HF.

Nel 2007 ho dovuto traslocare la stazione nel nuovo QTH dove attualmente abito.

Consapevole che nel nuovo domicilio si presentavano problematiche di tipo urbanistico/ambientale (territorio naturalistico in area verde protetta) e non essendo l’area di mia esclusiva proprieta’, ho deciso con amarezza di non reinstallare il vecchio parco antenne, composto da una Optibeam OB17-4 e una Cushcraft a3ws installate su traliccio di 16 metri e alcune filari varie , ma bensi’ di “inaugurare” il terreno con una verticale multibanda , accontentandomi delle prestazioni che tale arrangiamento mi avrebbe portato.

 

Quale antenna ?

 

La scelta dell’antenna verticale e’ stata dettata dalla mia volonta’ di non avere trappole convenzionali, le quali come ben si sa, lavorano come “interruttori” a radiofrequenza lasciando cosi’ che la porzione di antenna in uso sia fisicamente quella dal punto di alimentazione fino alla trappola stessa per la determinata banda inserendo oltretutto , man mano che ci si abbassa in frequenza, delle induttanze in serie derivanti dalle stesse trappole per le bande piu’ alte.

 

 

 

La scelta percio’ e’ caduta su 2 candidate, la STEPPIR BigIR e la BUTTERNUT HF-9V

La prima e’ una verticale motorizzata elettricamente allungabile, che permette quindi di lavorare su ogni banda con la lunghezza del radiatore e quindi un accordo pressoche’ perfetti , la seconda e’ una verticale multibanda con un arrangiamento particolare di induttori e capacita’ a bassa perdita che permette di far lavorare lo stilo su qualsiasi banda per l’interezza della sua dimensione.

Considerato il costo piuttosto elevato della STEPPIR , e la presenza inevitabile di un certo tempo d’attesa per il cambio di banda dovuto alla variazione motorizzata della sua lunghezza, ho optato per l’acquisto di una nuova  BUTTERNUT HF-9V avendo anche riscontri di qualita’ su antenne della stessa marca gia’ utilizzate.

La mia esperienza qui riportata puo’ essere comunque applicata a qualsiasi tipo e marca di antenna verticale a quarto d’onda , la mia intenzione non e’ certo pubblicizzare l’una o l’altra azienda produttrice.

 

L’installazione:

 

L’obiettivo dell’installazione e’ stato quello di ottenere un impianto d’antenna con la migliore resa possibile per poter avvicinare , uguagliare o anche superare le prestazioni del precedente parco antenne.

    

Il primo passo e’ stato quello di lavorare su un piano di massa efficiente ove le condizioni lo permettessero.

La resa di una antenna verticale e’ proporzionale alla efficienza del suo piano di massa.

Ci sono innumerevoli articoli e pubblicazioni sull’argomento ma la verita’ che ne esce e’ sempre questa .

Una verticale con un piano di massa fatiscente (paletto piantato sul terreno, manciata di radiali alla meno peggio, contrappeso di 1 metroquadro) probabilmente vi permettera’ di lavorare molti DX in buone condizioni di propagazione e affollamento di banda , ma saranno molte di piu’ le stazioni che non riuscirete a lavorare .

Dipende come al solito dal metro di valutazione che usate : se avete provato antenne efficienti ve ne accorgerete subito , se e’ la prima antenna che usate anche un pezzo di filo gettato dal balcone vi rendera’ entusiasti.

Non per questo bisogna approcciarsi con superficialita’ alla realizzazione.

 

All’ atto di installare un antenna su piano di terra (Ground Plane) c’e’ da chiedersi : “antenna montata a livello del terreno o antenna elevata ??”

Anche qui molte teorie e pagine sono state consumate.

Spesso la scelta e’ obbligata (centro urbano , condominio ecc.) nel mio caso la limitazione all’installazione sulla nuda terra e’ stata l’esistenza di un vigneto con la ragnatela di tiranteria in acciaio per i suoi pali , fonte di interazione con l’elemento radiante.

L’installazione e’ stata quindi realizzata sulla sommita’ di un traliccio di 3 metri d’altezza per portare tutto il sistema al di sopra di qualsiasi elemento interferente.

 

 

Dopo qualche documentazione sull’argomento e qualche analisi al computer con software di simulazione  ho deciso di installare 2 radiali risonanti per ogni banda, disposti radialmente opposti (180°) l’un l’altro , calcolandone la lunghezza ciascuna con l’ormai conosciuta formula  Lunghezza(in mt)=73 / Frequenza (in MHz).

La disposizione opposta dei 2 radiali di ciascuna banda permette di ottenere un lobo di radiazione sufficientemente omnidirezionale.

Per realizzare i radiali ho utilizzato filo monopolare da impianti elettrici con sezione di 1,5 mmquadri alla cui fine e’ stata installata una clip bloccafilo in plastica.

 

 

Per mantenere costante la tensione dei radiali ho usato un contrappeso di circa 1Kg che mediante un cordino di nylon ricoperto , annodato ai bloccafilo  e passante attraverso apposite staffe da me costruite ,  ha provveduto alla funzione.

Una catenina zincata con appropriate graffe garantisce l’acoraggio del contrappeso in caso di rottura del filo di Nylon

 

 

I due radiali per gli 80mt , essendo piuttosto lunghi, sono mantenuti in tensione da contrappesi di 5 Kg.

Questo metodo garantisce un set di radiali libero dalle sollecitazioni del forte vento e sempre esteticamente in ordine.

 

    

 

Per la banda dei 6 metri sono stati installati  4 radiali autoportanti in alluminio da 8 mm di diametro vista la loro ridotta dimensione.

I radiali sono stati distribuiti  nei 360° con il seguente ordine per evitare interazioni di banda :

80m 15m 30m 12m 6m 40m 17m 20m 10m 6m 80m 15m 30m 12m 6m 40m 17m 20m 10m 6m

Contrariamente ad una installazione sul terreno, un sistema di radiali elevati non deve essere connesso a terra o ad un supporto metallico (traliccio) nel suo punto di massa comune , pena la desintonizzazione del sistema stesso.

Ho adottato quindi una piastra di massa comune realizzata con supporto in polietilene per mantenere isolato un profilo piatto in alluminio sul quale sono stati imbullonati i radiali terminati con capicorda da impianti elettrici.

Quindi questo “anello” di massa e’ stato ulteriormente avvicinato elettricamente al punto di alimentazione per ridurre il percorso elettrico ai radiali e distribuirne piu’ uniformemente le correnti.

 

           

 

L’altezza del piano di massa

 

Una particolare nota sull’altezza del piano di massa:

Ho predisposto il sistema per facilitare la laboriosa taratura dell’antenna agendo anche sulla lunghezza dei radiali ; contrariamente a quanto pensavo in origine, il preciso taglio dei radiali per ottenere la risonanza e’ efficace solamente per un sistema la cui altezza dal terreno reale e’ superiore a ¼ d’onda alla frequenza in esame (la piu’ bassa nel caso di una multibanda).

Ecco quindi che per gli 80mt il piano di radiali risonanti elevati e’ tale per altezze di cira 20 metri dal suolo o superiori.

Cosa succede allora se i radiali non sono “realmente” elevati ?

Nel mio caso (3 metri) il piano di massa si trova a 1/26 d’onda dal terreno in 80mt , 1/13 d’onda in 40 , 1/7 d’onda in 20mt e cosi’ via.

La “sorpresa” che mi si e’ presentata in fase di taratura e’ stata quella di non avere nessuna variazione della frequenza di risonanza dell’antenna quando andavo a variare la lunghezza dei radiali, allungandoli o accorciandoli.

Cio’ e’ dovuto all’interazione capacitiva che si presenta tra i radiali e il terreno sottostante (che nel mio caso e’ piuttosto conduttivo) cosi’ come tra radiale e radiale , tale fenomeno desintonizza ulteriormente il sistema di massa che pero’ continua efficacemente la sua funzione nativa.

L’antenna infatti non ha presentato grandi di scostamenti di taratura date le impostazioni delle quote di base.

 

Una volta realizzato il piano di massa ,ho proceduto quindi all’assemblaggio come da manuale.

 

Qualche consiglio

 

Alcuni consigli di natura elettrico/meccanica :

Tutti i giunti tra tubi ed elementi conduttivi in genere sono stati trattati con pasta all’ossido di zinco Penetrox A-13 per mantenerne l’efficacia conduttiva e la repellenza a ossidazioni.

Come anche per la HF-2V e HF-6V , la fascetta di connessione dei condensatori di base puo’ presentare pericolo di scarica ad arco tra le estremita’ dei due tubi da 1/8 di pollice e la fascetta stessa in presenza di umidita’ e alte potenze.

Ho quindi provveduto ad isolare il punto di fissaggio con guaina termorestringente spessa.

 

  

 

Le fascette di fissaggio degli stubs tendono, come per altre marche e modelli di antenne americane (deve essere una loro cattiva abitudine progettuale ) , a scivolare sui tubi anche se il bullone di fissaggio e’ stretto al massimo.

Ho ovviato al problema mediante rivetti in alluminio , fissati ovviamente solo sulle fascette fisse (non soggette a regolazione per taratura)

 

  

 

Controventatura

 

Butternut , considerando la flessibilita’ dello stilo, non ritiene necessaria la controventatura dell’antenna , ma io la consiglio vivamente avendo pure constatato di persona il grado di forza esercitata da un forte vento sull’antenna controventata.

Sicuramente si sarebbe spezzata alla base se non lo fosse stata.

 

Ho realizzato per lo scopo un anello di polietilene con un diametro interno pari all’elemento da 7/8 di pollice da infilare sull’elemento stesso in modo che si blocchi sul bordo dell’elemento da 1 pollice sottostante

L’anello e’ stato forato nel bordo per permettere l’ancoraggio di 3 controventi in kevlar .

 

         

 

Taratura

 

La taratura e’ piuttosto laboriosa visto le 9 bande e i relativi punti dove agire ma l’ausilio di uno strumento come MFJ259B l’ha resa abbastanza divertente.

I settaggi delle bande inferiori influenzano seppur leggermente alcune bande superiori

La taratura procede quindi , come da manuale,  nel seguente ordine di bande :

80m  40m  20m  15m  10m  30m  17m  12m  6m

per poi procedere allo stesso modo con dei ritocchi per ottenere il miglior risultato.

 

I risultati finali di SWR, rilevati con MFJ 259B al punto di alimentazione dell’antenna , cioe’ sullo stub di cavo RJ11 (75ohm) in dotazione,  per le 9 bande sono i seguenti :

 

BANDA

 

F LOW

R

X

SWR

 

F MID

R

X

SWR

 

F HIGH

R

X

SWR

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80

 

3,500

120

0

2,2

 

3,522

43

0

1,1

 

3,548

28

17

2

40

 

7,000

35

23

1,9

 

7.093

37

0

1,1

 

7,200

76

20

2,1

30

 

10.100

36

0

1,2

 

10,113

40

0

1,2

 

10,150

58

14

1,3

20

 

14,000

26

0

1,7

 

14,178

29

0

1,5

 

14,350

30

8

1,7

17

 

18,060

112

10

2,5

 

18,120

44

38

2,4

 

18,168

23

25

2,5

15

 

21,000

75

0

1,5

 

21,190

38

0

1,1

 

21,450

27

0

1,7

12

 

24,890

31

0

1,5

 

24,930

31

0

1,5

 

24,990

21

0

1,9

10

 

28,000

87

16

1,8

 

28,715

46

0

1

 

29,500

67

19

2

6

 

50,000

60

2

1,2

 

50,415

43

0

1,1

 

51,00

37

7

1,3

 

 

Dove con F LOW si intende la frequenza in MHz di inizio banda, con F MID la frequenza di minimo SWR e con F HIGH la frequenza di fine banda o di SWR pari a 2,00

 

L’unica banda che ne soffre maggiormente e’ quella dei 17m dove non e’ stato possibile ottenere un SWR inferiore a 2,4

Ricordo pero’ che il valore di SWR NON E’ indice di efficacia nell’irradiazione ma solamente di adattamento alla linea di trasmissione a 50 ohm

Ne e’ prova il primo contatto effettuato  in 17m con tale antenna, collegando 5N8NDP in Nigeria utilizzando 20W dato il disadattamento senza accordatore.

 

Il problema degli 80 metri

 

Come si puo’ notare , la banda degli 80m e’ molto stretta (circa 50 KHz) e permette l’utilizzo , per mia scelta in questo caso , dell’inizio della porzione CW della banda.

 

 

Come fare allora per poter sfruttare piu’ porzioni degli 80m ??

 L’idea si presenta piuttosto intuitivamente : cortocircuitare alcune spire dell’induttore degli 80m per riportare in risonanza , alzandola, la frequenza di lavoro mediante rele’.

 

Con l’utilizzo di 2 rele’ e’ possibile aggiungere due porzioni di 50KHz circa alla HF9V , superiori in frequenza alla risonanza scelta come iniziale.

Il medesimo sistema puo’ funzionare in qualsiasi antenna similare nonche’ per qualsiasi frequenza.

 

Lo schema da adottare e’ il seguente :

 

 

La mancata alimentazione dei rele’ lascera’ intatto il circuito originale, l’alimentazione a 12Vcc con una polarita’ attivera’ un rele’ , l’alimentazione con polarita’ inversa disattivera’ tale rele’ e attivera’ l’altro  provocando quindi la circuitazione delle spire desiderate per l’innalzamento della frequenza di risonanza.

Il cavo di commutazione utilizzato e’ quindi del tipo a 2 conduttori.

Nel mio specifico caso ho utilizzato il rele RLY2 per la porzione CW con un SWR entro 1:2 dai 3,550 ai 3,6 MHz e il rele’ RLY1 per la porzione SSB con un SWR entro 1:2 dai 3,750 ai 3,800 MHz.

 

Il circuito e’ stato realizzato all’interno di un minibox stagno in plastica per montaggi elettronici e fissato con un supporto in polietilene direttamente sull’elemento radiante in prossimita’ della base dell’induttore degli 80mt.

 

 

Le clip di ancoraggio all’induttore sono state realizzate con striscie di alluminio e fissate con viteria inox

 

 

 

  

 

Dopo opportune tarature delle clips, i risultati di SWR ottenuti mediante l’azionamento di ciascun rele’ sono stati i seguenti :

 

BANDA

 

F LOW

R

X

SWR

 

F MID

R

X

SWR

 

F HIGH

R

X

SWR

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80 CW2

 

3,533

20

0

2

 

3,562

45

1

1

 

3,590

108

0

2

80 SSB

 

3,720

20

0

2

 

3,768

41

0

1

 

3,813

47

27

2

 

L’antenna funziona ?

 

Per quanto riguarda l’efficienza radiante dell’antenna, effettuare delle prove strumentali sarebbe assai complicato, i primi QSO effettuati danno comunque l’idea della funzionalita’ dell’antenna.

Questo e’ l’estratto del primo centinaio circa di QSO effettuati con tale antenna, (con l’ausilio in certi casi della massima potenza concessa di 500W) :

 

 

EK8PL

ARMENIA

31/03/2008

20:56

80m

SSB

59

59

LY1GN

LITHUANIA

31/03/2008

21:38

80m

SSB

59

59

EA6/EA5KA

BALEARIC IS.

31/03/2008

21:24

80m

SSB

59

59

9K2HS

KUWAIT

31/03/2008

23:48

40m

SSB

59

59

5B/LZ2HM

CYPRUS

31/03/2008

23:26

80m

SSB

59

59

OZ/DL1TM

DENMARK

03/04/2008

21:12

80m

SSB

59

59

SP75T

POLAND

03/04/2008

21:20

80m

SSB

59

59

EC7AKV

SPAIN

07/04/2008

20:10

40m

SSB

59

59

W1GUS

U.S.A.

07/04/2008

20:42

20m

SSB

59

59

YK9G

SYRIA

10/04/2008

22:14

80m

CW

599

599

3Z10UM

POLAND

10/04/2008

22:18

80m

CW

599

599

OZ8CTH

DENMARK

10/04/2008

12:46

20m

SSB

59

59

VR10XMT

HONG KONG

10/04/2008

13:44

20m

RTTY

599

599

YK9G

SYRIA

10/04/2008

20:57

30m

CW

599

599

A71BX

QATAR

11/04/2008

11:44

17m

CW

599

599

YK9G

SYRIA

11/04/2008

11:59

15m

CW

599

599

YK9G

SYRIA

11/04/2008

12:50

17m

CW

599

599

3B8MM

MAURITIUS I.

11/04/2008

20:30

40m

CW

599

599

OX3KQ

GREENLAND

11/04/2008

20:51

40m

SSB

59

59

A45XR

OMAN

11/04/2008

20:52

30m

CW

599

599

V63JQ

MICRONESIA

11/04/2008

21:31

30m

CW

599

599

JX9JKA

JAN MAYEN

11/04/2008

21:45

40m

SSB

59

59

HG25STT

HUNGARY

11/04/2008

21:48

80m

CW

599

599

UN12B

KAZAKHISTAN

11/04/2008

21:54

40m

CW

599

599

TI8/DL4MO

COSTA RICA

11/04/2008

22:05

30m

CW

599

599

YK9G

SYRIA

11/04/2008

22:32

40m

CW

599

599

3B8/SP2JMB

MAURITIUS I.

11/04/2008

22:58

80m

CW

599

599

3B8MM

MAURITIUS I.

11/04/2008

23:11

80m

CW

599

599

XU7KOH

KAMPUCHEA (CAMBODIA)

11/04/2008

23:17

40m

CW

599

599

3B8MM

MAURITIUS I.

12/04/2008

12:57

12m

CW

599

599

YK9G

SYRIA

12/04/2008

13:13

15m

CW

599

599

PJ5NA

SINT MAARTEN

12/04/2008

21:15

30m

CW

599

599

CO8LY

CUBA

12/04/2008

21:21

30m

PSK

59

59

VE1DX

CANADA

12/04/2008

22:21

30m

CW

599

599

WP3C

PUERTO RICO

13/04/2008

21:15

30m

RTTY

599

599

ZF1DX

CAYMAN IS.

13/04/2008

22:09

20m

CW

599

599

HK4CZE

COLOMBIA

13/04/2008

22:23

30m

CW

599

599

FJ5DX

SAINT BARTHELEMY

13/04/2008

22:26

20m

RTTY

599

599

ZV5R

BRAZIL

14/04/2008

21:39

40m

CW

599

599

K2SEW

U.S.A.

14/04/2008

21:54

30m

CW

599

599

OX3XR

GREENLAND

14/04/2008

21:58

30m

CW

599

599

WP4O

PUERTO RICO

14/04/2008

22:04

20m

CW

599

599

VC2CQ

CANADA

14/04/2008

22:20

40m

CW

599

599

HZ1IK

SAUDI ARABIA

16/04/2008

21:41

40m

SSB

59

59

JY4NE

JORDAN

16/04/2008

21:43

80m

CW

599

599

9Q1EK

DEMOCRATIC REPUBLIC OF CONGO

16/04/2008

21:58

20m

CW

599

599

VE1AI

CANADA

16/04/2008

22:22

40m

CW

599

599

FM/I2GPT

MARTINIQUE

16/04/2008

22:23

30m

CW

599

599

SV5/SM8C

DODECANESE IS.

16/04/2008

22:37

40m

CW

599

599

YN4SU

NICARAGUA

16/04/2008

22:39

40m

CW

599

599

VP8CMH/MM

FALKLAND IS.

16/04/2008

22:55

40m

CW

599

599

WP3B

PUERTO RICO

16/04/2008

22:59

40m

CW

599

599

RA2FF

KALININGRAD

18/04/2008

20:20

30m

CW

599

599

4S7DXG

SRI LANKA

18/04/2008

20:27

40m

CW

599

599

E74OW

BOSNIA-HERCEGOVINA

18/04/2008

20:28

80m

CW

599

599

SU9NC

EGYPT

18/04/2008

21:38

40m

CW

599

599

9K2HN

KUWAIT

18/04/2008

21:40

80m

CW

599

599

UA2FR

KALININGRAD

18/04/2008

22:07

80m

CW

599

599

ET3JA

ETHIOPIA

18/04/2008

22:21

40m

CW

599

599

EK6LP

ARMENIA

18/04/2008

22:55

40m

CW

599

599

ZP8VAO

PARAGUAY

19/04/2008

20:29

20m

SSB

59

59

4Z60BS

ISRAEL

19/04/2008

20:49

80m

CW

599

599

4X0X

ISRAEL

19/04/2008

20:50

80m

CW

599

599

FJ/DJ2VO

SAINT BARTHELEMY

19/04/2008

21:37

20m

CW

599

599

CO8LY

CUBA

19/04/2008

22:21

30m

CW

599

599

FJ/DJ2VO

SAINT BARTHELEMY

19/04/2008

22:24

30m

CW

599

599

CN8ZG

MOROCCO

20/04/2008

17:30

20m

SSB

59

59

4S7DXG

SRI LANKA

20/04/2008

20:28

80m

CW

599

599

TF3ARI

ICELAND

20/04/2008

21:34

40m

SSB

59

59

5U5U

NIGER

20/04/2008

21:58

40m

SSB

59

59

GB0U

GUERNSEY & DEPENDENCIES

22/04/2008

12:18

30m

RTTY

599

599

MU0FAL

GUERNSEY & DEPENDENCIES

22/04/2008

12:31

20m

CW

599

599

9K2YM/P

KUWAIT

22/04/2008

13:12

20m

RTTY

599

599

VQ9LA

CHAGOS ARCHIPELAGO

22/04/2008

13:16

17m

CW

599

599

KP2YL

AMERICAN VIRGIN IS.

22/04/2008

20:06

17m

SSB

59

59

ET3JA

ETHIOPIA

22/04/2008

20:12

30m

CW

599

599

CE3/VE7SV

CHILE

22/04/2008

21:26

20m

CW

599

599

HK4CZE

COLOMBIA

22/04/2008

21:52

20m

CW

599

579

A45WD

OMAN

22/04/2008

22:39

30m

CW

599

599

VK6HD

AUSTRALIA

22/04/2008

22:51

80m

CW

599

599

A71AN

QATAR

23/04/2008

11:59

15m

CW

599

599

GM3POI

SCOTLAND

23/04/2008

12:34

20m

RTTY

599

599

V51AS

NAMIBIA

23/04/2008

12:42

10m

SSB

57

55

G6PZ

ENGLAND

23/04/2008

20:24

40m

CW

599

599

ZD7X

ST.HELENA I.

23/04/2008

20:28

17m

CW

599

599

9M6/LA6VM

SPRATLY ARCHIPELAGO

23/04/2008

20:30

40m

CW

599

599

YU8AU

REPUBLIC OF SERBIA

24/04/2008

21:10

30m

CW

599

599

EK6TA

ARMENIA

24/04/2008

21:46

40m

SSB

59

59

HC2SL

ECUADOR

25/04/2008

20:12

20m

CW

599

599

ZP6CW

PARAGUAY

25/04/2008

20:56

20m

CW

599

599

ZD7X

ST.HELENA I.

25/04/2008

21:33

30m

CW

599

599

Z29KM

ZIMBABWE

25/04/2008

21:36

40m

CW

599

599

YK1BA

SYRIA

25/04/2008

21:49

40m

SSB

59

59

FJ/DJ2VO

SAINT BARTHELEMY

25/04/2008

21:53

40m

CW

599

599

FS/K9EL

FRENCH SAINT MARTIN

25/04/2008

22:22

20m

CW

599

599

V51AS

NAMIBIA

26/04/2008

13:42

15m

SSB

59

59

KP2/W5IF

AMERICAN VIRGIN IS.

27/04/2008

20:29

20m

RTTY

599

599

JY4NE

JORDAN

27/04/2008

20:30

20m

CW

599

599

OE2008GBK

AUSTRIA

27/04/2008

22:02

80m

CW

599

599

5B/DL2SWW

CYPRUS

03/05/2008

13:24

20m

CW

599

599

EK6LP

ARMENIA

03/05/2008

13:43

20m

CW

599

599

A45WD

OMAN

03/05/2008

21:48

30m

CW

599

599

OL1908D

CZECHO

04/05/2008

20:29

80m

CW

599

599

CO4LS

CUBA

04/05/2008

20:50

20m

RTTY

599

599

HS0ZEE

THAILAND

04/05/2008

21:31

80m

CW

599

599

EA8/DL5MWR

CANARY IS.

04/05/2008

21:44

30m

CW

599

599

FM5CD

MARTINIQUE

04/05/2008

21:50

30m

CW

599

599

N1BAA

U.S.A.

04/05/2008

21:54

40m

CW

599

599

XE3ARV

MEXICO

04/05/2008

21:56

30m

CW

599

599

A45WD

OMAN

04/05/2008

21:59

30m

RTTY

599

599

 

Successivamente, avendone la possibilita’, e’ stato incrementato il numero di radiali che e’ stato portato a 4 per banda disposti a 90 gradi tra loro, ad eccezione degli 80 mt dove per motivi di spazio non e’ stato possibile apportare l’aumento.

 

  

 

In totale il numero di radiali e’ di 34.

In riferimento al concetto dell’accoppiamento capacitivo con il terreno sottostante esposto in precedenza, e la probabile interazione dei numerosi radiali, le curve di SWR si sono discostate leggermente dai valori iniziali.

E’ stata necessaria quindi una ritoccata alla taratura dell’antenna.

Con il solito strumento MFJ 259B alla mano, i migliori risultati ottenuti sono stati i seguenti :

 

BANDA

 

F LOW

R

X

SWR

 

F MID

R

X

SWR

 

F HIGH

R

X

SWR

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

80

 

3,500

26

0

1,6

 

3,515

40

1

1,2

 

3,540

123

0

2

40

 

7,000

81

0

1,4

 

7,070

45

6

1,1

 

7,200

22

0

2

30

 

10.100

30

0

1,3

 

10,133

32

0

1,3

 

10,150

34

0

1,3

20

 

14,000

47

13

1,3

 

14,166

42

0

1,1

 

14,350

40

0

1,2

17

 

18,060

82

15

1,8

 

18,120

46

21

1,8

 

18,168

34

13

1,8

15

 

21,000

67

0

1,3

 

21,280

39

0

1,1

 

21,450

36

0

1,2

12

 

24,89

34

0

1,2

 

24,990

45

0

1

 

24,990

45

0

1

10

 

28,000

47

3

1

 

28,630

39

5

1,3

 

29,500

121

0

2

6

 

50,000

60

2

1,2

 

50,415

43

0

1,1

 

51,000

37

7

1,3

 

Fulmini e saette

 

Come detto precedentemente , un punto debole dell’antenna come indicato anche nel manuale d’installazione nella sezione risoluzione dei problemi, e’ il pericolo di scarica ad arco nella fascetta di supporto dei condensatori e induttori 40/80

Puntualmente dopo alcune settimane , testando un amplificatore in 30mt , applicando la potenza di 1,5 Kw in onda continua (key down CW) , si e’ presentato tale fenomeno.

La scarica ha prodotto dei residui di carbonio che fornivano ulteriormente un passaggio della RF

Ecco quindi che ogni ulteriore trasmissione a potenza elevata produceva un vistoso effetto luminoso tipo saldatrice ad arco .

Questo e’ il particolare dell’isolatore ispezionato il giorno seguente :

 

      

 

La soluzione prevista dal manuale e’ la semplice routine di pulizia e manutenzione ma per evitare il ricomparire del problema ho radicalmente eliminato la causa.

E’ stato costruito un supporto di polietilene isolante per sostituire la fascetta di alluminio incriminata.

 

  

 

Il diametro interno e’ di 1 pollice , ed e’ stato inserito un bullone di acciaio inossidabile da 5mm di diametro sul quale si bloccano induttori e strip dei condensatori.

In questo modo e’ stata notevolmente allontanata la distanza tra i punti ad alto potenziale RF.

 

      

 

Conclusioni

 

Le conclusioni finali che ho tratto da questa esperienza si posso riassumere in questi punti :

 

Una antenna verticale permette sicuramente di lavorare qualsiasi punto del pianeta , ricordando che la propagazione sara’ sempre l’elemento dominante su un contatto radio.

 

La verticale ha come pro la relativa semplicita’ di installazione dovuta al singolo elemento radiante e al peso e dimensioni solitamente contenute, inoltre ha un basso angolo di radiazione , rendendola un ottimo dispositivo trasmittente per il DX, non necessita di rotore.

 

Come contro, l’antenna verticale non ha la peculiarita’ delle direttive di “amplificare” il segnale trasmesso e ricevuto nella direzione di puntamento,  tantomeno puo’ sfruttare l’attenuazione dei segnali  provenienti da direzioni non desiderate, che potrebbero interferire con il segnale richiesto o causare, se molto elevati,  intermodulazioni nel ricevitore.

Ricordo pero’ che in termini matematici 6dB di guadagno corrispondono al raddoppiare la tensione cioe’ a quadruplicare la potenza trasmessa (o ricevuta) quindi , essendo i normali S-Meter in linea di massima tarati su  1 punto S di incremento per 6dB, ecco che una certa potenza fornita ad una verticale (con guadagno unitario 0dB), produrra’ nello S-Meter dell’apparato ricevente una deflessione di 1 punto S in meno rispetto alla medesima potenza fornita  ad una Yagi da 6dB di guadagno.

La differenza tra i due tipi di antenna quindi non e’ cosi’ eclatante come si potrebbe pensare.

La verticale e’ rumorosa in ricezione, soprattutto nelle bande basse, dove i segnali DX sono spesso sovrastati da rumore di natura elettrica proveniente da sorgenti artificiali classiche degli insediamenti umani (motori, lampade, regolatori, dispositivi elettronici a RF e non, ecc.ecc.) i quali hanno appunto una polarizzazione prevalentemente verticale.

Consiglio quindi la realizzazione di antenne dedicate per la ricezione su tali bande (loop magnetico, flag, pennant, dipoli ecc.ecc.)

 

La verticale inoltre puo’ comportare un notevole lavoro se installata elevata con radiali risonanti, soprattutto se in posizioni molto alte e scomode , proprio per la difficolta’ di realizzazione del piano di massa artificiale.

 

Concludo comunque con l’affermazione che , certamente, avendone la possibilita’,  l’installazione di grandi antenne direttive su grandi tralicci sarebbe chiaramente preferita ma con la consapevolezza dei mezzi in dotazione , l’antenna verticale unita all’accortezza di curarne l’installazione e’ un’ottimo strumento per poter competere con antenne piu’ “importanti” e passare sui pile-up piu’ accaniti regalando con orgoglio molte soddisfazioni.

 

Aggiornamento 10 Agosto 2011 :

 

La DXpedition ST0R e' appena finita, questi sono i qso effettuati con la verticale descritta:

 

 

Il country non e' difficile da lavorare ma i pile-up erano veramente impegnativi,

Non male per un'antenna a 3 metri d'altezza in ambiente urbano.. ! ! !

 

Sono disponibile per qualsiasi informazione all’indirizzo e-mail ik3umt@ir3ip.net

 

 

AGGIORNAMENTO 10 SETTEMBRE 2009 :

 

Modifica al sistema di radiali

 

Ricostruzione degli stub

 

 

73 de Federico

IK3UMT