La procedura descritta per pubblicare un log sul WEB prevede che il file contenente i dati dei collegamenti abbia un ben preciso formato.
I vari programmi per log o per contest che ho potuto visionare hanno tutti la possibilità di esportare un file in formato ASCII o TXT, di solito con estensione LOG, in modo tale che possa essere visionato con un semplice editor.
Nel caso in cui il file prodotto sia in formato excel, lotus o dbase i pacchetti che lo gestiscono permettono comunque di esportarlo in formato TXT.
E' fondamentale che i dati di ciascun collegamento siano su una riga e senza caratteri di separazione fra gli elementi.
Il file in questione dovrà comunque essere trattato con un programma del quale fornisco i formati sorgente e compilato che lo renderà compatibile con la procedura di ricerca dei dati sul WEB.
I files che dovremo trasferire sul WEB, con la solita procedura FTP, é preferibile che risiedano tutti dentro una cartella e precisamente sono: Db.js, frameset.htm, help.htm e nav.htm. In particolare: Db.js contiene i dati del log, frameset.htm é il programma che avvia la procedura, help.htm visualizza le istruzioni operative e può essere modificato dall'utente e nav.htm, da non modificare, contiene le istruzioni in JavaScript per ricercare i dati nel log.
Possiamo testare il funzionamento della procedura decomprimendo i files contenuti in search.zip dentro una cartella chiamata ad esempio search e avviando frameset.htm. Nel file Db.js fornito per prova sono contenuti i miei collegamenti radio con i castelli per il diploma DCI. Nel campo cerca scriviamo basilicata, premiamo il tasto invio e avremo tutti i collegamenti effettuati con quella regione.
Impariamo a trattare un file in modo che risulti compatibile con la procedura.
Iniziamo con un semplice file excel o lotus. Inseriamo i dati di qualche collegamento e salviamoli in formato TXT. Avviamo il programma searchco.exe e digitiamo il nome del file TXT; ci troveremo in possesso di un file denominato Db.js da sostituire a quello contenuto nella procedura e verifichiamone il funzionamento digitando nel campo cerca un nominativo da ricercare all'interno del log.
Ora proviamo con un file prodotto da un programma per contest che di solito avrà estensione LOG. Esso é già in formato testo ma probabilmente avremo bisogno di togliere alcune parti che non interessano, tipo i nostri dati, il numero dei collegamenti, il punteggio per ciascun collegamento e quello totale, ecc. Per far ciò lo dovremo importare con il programma excel o lotus avendo cura di inserire, togliere o spostare i delimitatori di colonna. Cancelliamo poi tutte le righe che non sono necessarie e anche quelle colonne non indispensabili e salviamolo come TXT. Verifichiamone il funzionamento come sopra specificato.
Per approfondire la conoscenza del linguaggio JavaScript visita il sito in italiano.
Perché secondo me é necessario pubblicare il proprio log sul WEB?
Guardando la mia QSL mi viene in mente come sarebbe facile riprodurla; essa é solo un cartoncino colorato con sopra indicati i dati del QSO, con qualche immagine facilmente riproducibile con uno scanner; mi si potrebbe obiettare: ma la tua QSL a chi vuoi che importi dal momento che di OM italiani ce ne sono tanti. E' pur vero che se é riproducibile la mia può esserlo anche quella delle stazioni che contano per le QSL e per averle c'é chi sborsa fior di dollari. Che valore ha quel cartoncino colorato tanto agognato dai cacciatori di QSL? E poi il commercio che taluni hanno fatto e fanno scambiandosi reciprocamente i favori, pardon le QSL, delle stazioni cosiddette importanti? E i vari tentativi di frode puntualmente riportati in rete o sulle riviste specializzate? Ultimamente leggevo su RR che le QSL elettroniche, quelle di EQSL.CC per intenderci non sarebbero valide per alcuni diplomi, con la motivazione che potrebbero essere contraffatte? C'é da dire che recentemente la ARRL sta mettendo in piedi una procedura per la richiesta dei suoi diplomi, procedura che trovi in altra sezione di questo sito, basata sulla verifica dei LOG mettendo così finalmente fine allo squallido commercio delle QSL.
Ecco perché é necessario pubblicare i log sul WEB; la stazione che richiede la conferma del collegamento, una volta verificato potrebbe farne richiesta via e-mail la quale assume validità giuridica con la firma digitale e ottenere così, in breve tempo e con limitata spesa una credibile conferma. Le QSL tradizionali potrebbero sopravvivere soltanto con quelle poche stazioni OM sprovviste di collegamenti telematici o con i nostalgici dello zoccolo duro, quelli che trovi a 7,070 muniti di robusti amplificatori che effettuano favolosi DX centro-sud o nord Italia!
Giovanni Franceschini