Il Loop terminato

Un aiuto in piu' per la ricezione

 

Utilizzare un'antenna verticale in un ambiente urbano, sicuramente rende difficile la ricezione dei segnali DX (e non) specialmente nelle bande basse HF

Inoltre per chi si diletta nel radioascolto in onde medie uno stilo verticale e’ ulteriormente di cattivo ausilio.

Io attualmente utilizzo una Butternut HF9V operante dai 6 agli 80 mt che mi da numerose soddisfazioni, mi serviva pero’ ogni tanto quel pizzico di rapporto segnale/rumore in piu’ per poter comprendere quei segnalini cosi’ deboli in mezzo ad un qrm e qrn importante.

Non avendo naturalmente alcun spazio per antenne tipo Beverage ma nemmeno per K9AY, EWE, o Flag e Pennant, ho pensato di orientarmi verso qualche tipo di loop.

Ho utilizzato un loop magnetico della Wellbrook Inglese modello ALA-1530 con buoni risultati, ma il precedente utilizzo di una K9AY con il suo classico lobo direzionale mi ha spinto a cercare una soluzione a mezza via tra le due .

Ho provato dunque a simulare al computer mediante il software gratuito MMANA un loop di dimensioni ridotte (minori di una Flag) che non sia il classico magnetico alimentato nel punto inferiore con il famoso lobo a “8”,  bensi’ alimentato in un fianco e terminato resistivamente nella parte opposta.

In pratica ho cercato di ridurre una Flag fino a farla diventare un loop ( in effetti la Flag  e’ un “loop” rettangolare)

Ho scelto per comodita’ realizzativa la forma a rombo con la lunghezza di ciascun lato pari a 150cm

Dopo varie ottimizzazioni al computer, la terminazione resistiva che porta al miglior rapporto Fronte/Retro e’ di 720 Ohm

La seguente immagine indica i valori calcolati di impedenza di alimentazione, guadagno , F/B, nonche’ il diagramma di radiazione al variare della frequenza.

 

 

Notare come il guadagno aumenti al crescere della frequenza , viste le esigue dimensioni in termini di lunghezza d’onda si va dai -53dB dei 160m ai -22dB dei 20m

Un piccolo preamplificatore e’ quindi d’obbligo per portare il segnale ad una soglia decente.

Come preampli, ho scelto il semplice ed economico largabanda di W7IUV, ultima versione egregiamente descritto su questo documento

di cui ne riporto schema elettrico :

 

 

 

L’impedenza d’ingresso e’ di 50 ohm , bisogna quindi adattarla agli oltre 700 ohm del loop

Ho utilizzato quindi un trasformatore largabanda realizzato con toroide FT114-43 con 30 spire di primario (lato loop) e 8 spire di secondario (lato ingresso preampli) con un rapporto di trasformazione appunto di (30*30 / 8*8 )= 900/64= 14:1 adattando i 700 ohm ai 50 del preampli.

Il preamplificatore e’ stato alimentato accoppiando i 12Vcc nel cavo coassiale RG58 di discesa con un semplice iniettore di questo tipo all’interno della stazione:

(tnx PA0SIM)

 

RXout alla Radio e Vampl al coassiale verso il loop,  disaccoppiando poi allo stesso modo la Vcc dal segnale lato amplificatore.

Questa e’ la foto della realizzazione stagna del preamplificatore :

 

 

 

 

 

Si noti la costruzione all’interno di una scatola in lamierino stagnabile con il trasformatore meta’ all’interno e meta’ all’esterno , cosicche’ il contenitore faccia da schermo di Faraday e assieme agli avvolgimenti separati del trasformatore contribuisca alla reiezione delle correnti di modo comune che andrebbero altrimenti a distorcere notevolmente il diagramma di radiazione e a peggiorare il rapporto S/N dell’antenna.

 

    

La costruzione della crocera di supporto e’ stata eseguita mediante canne da pesca in fibra di vetro ( 3 canne da 3 metri ciascuna acquistate per 3 euro cadauna da Decathlon, opportunamente sezionate per adoperarne gli elementi necessari ) e un giunto a “T” da 16mm di diametro per tubazioni elettriche forato alla sommita’ e corredato di fascette inox per bloccare i tubi di fibra di vetro una volta assemblati.

 

 

 

Il conduttore utilizzato e’ di tipo telefonico in rame argentato da 0.6mm ricoperto (il tipo di conduttore da utilizzare non comporta una scelta critica).

La resistenza di terminazione da 720 ohm e’ composta da 2 resistori da 330+390 ohm in serie,

Resistori , preamplificatore e connessioni sono stati tutti sigillati contro le intemperie.

 

 

Ecco come si presenta l’antenna finita:

 

 

Un piccolo rotore d’antenna TV da 30 euro provvede alla rotazione.

Ovviamente la direttivita’(fronte) e’ nel senso del punto di alimentazione (preampli), mentre il massimo di attenuazione (retro) e’ rappresentato dalla resistenza di terminazione.

 

Risulta abbastanza chiara la duplice funzionalita’ di una siffatta antenna:

Ascoltare segnali con un migliore rapporto Segnale/Rumore rispetto ad altre antenne piu’ rumorose

Attenuare eventuali segnali o rumori indesiderati sfruttando la buona attenuazione che si presenta nel retro dell’antenna .

 

Le prime impressioni d’utilizzo sono state molto positive, la direttivita’, che e’ meglio chiamare attenuazione posteriore , si nota parecchio.

Ascoltando stazioni AM in onde medie con segnali di 9+20, queste possono venir attenuate a S 5-6 puntandone contro il retro dell’antenna.

Sono riuscito ad ascoltare quindi alcune emittenti isofrequenza che erano totalmente coperte da altre

Lo stesso principio e’ sfruttabile nelle bande radioamatoriali dove forti stazioni adiacenti provocano intermodulazione sulla nostra frequenza di ascolto.

Il rumore rispetto alla verticale e’ abbastanza ridotto , ho fatto alcuni qso limite in 30-40-80m dove l’utilizzo di questo loop mi ha permesso di ascoltare il corrispondente che non riuscivo a capire ricevendo con la verticale.

Un altro piacevole utilizzo , per chi come me possiede una radio con due ricevitori separati , e’ l’ ”antenna diversity” , utilizzando ciascuna antenna all’ingresso di ciascun ricevitore e separando in cuffia l’uscita audio dei due ricevitori nei due rispettivi auricolari.

Si ha cosi’ un effetto spaziale nel quale il segnale ricevuto passa da un orecchio all’altro a seconda dell’intensita’ e fase del segnale ricevuto.

In questo modo un’antenna sopperisce all’altra consentendo in linea di massima di decodificare senza interruzioni il segnale desiderato anche nelle condizioni limite.

 

L’utilizzo delle due antenne in coppia con un noise phaser tipo MFJ1026 puo’ portare invece ad un miglioramento della ricezione creando un sistema con direttivita’ impostabile mediante la relazione di fase tra i segnali ricevuti dalle due antenne e combinati assieme.

 

Per qualsiasi informazione, domanda o suggerimento sono disponibile all’indirizzo email:

ik3umt@ir3ip.net

 

73 de Federico

IK3UMT